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Corso di Bioetica

ANNO ACCADEMICO 2011/2012

  Il prossimo 11 aprile 2012 alle ore 16 presso il Centro Didattico della
Facoltà di Medicina e Chirurgia prosegue il corso

NUOVI ORIZZONTI DELLA BIOETICA Etica della prassi medica,

diretto dal chiar.mo prof. Giovanni Battista Cavazzuti dell'Università di
Modena e Reggio Emilia.

La  quarta  lezione sarà tenuta dal

prof.ENRICO  SILINGARDI,
dell'Università di Modena e Reggio Emilia

su:

DESTINAZIONI E TUTELE DEL CADAVERE UMANO. IMPLICAZIONI ETICHE E GIURIDICHE.


La S. V.  Ill.ma è invitata.


prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita
www.culturaevita.unimore.it

 In rapporto al progresso metodologico e tecnico-scientifico della
Medicina, l'evento morte, in passato oggetto di pietas ed evocatore di
manifestazioni di lutto ed onoranze prima del definitivo distacco e della
sepoltura del defunto, ha ricevuto nella civiltà contemporanea un elevato
grado di medicalizzazione, che ha comportato una evoluzione culturale
nella quale il concetto stesso di morte ha finito per andare incontro ad
una decisiva ridefinizione. Nell'ambito della nuova cultura, il cadavere
ha assunto rilevanza anche in funzione di molteplici finalità e utilità
plurime, epidemiologico-statistiche (accuratezza delle diagnosi di causa
di morte) scientifiche e prevenzionistiche (utilizzo dei cadaveri a scopo
di studio, autopsie per riscontro diagnostico), cliniche (prelievi di
organi e tessuti a scopo di trapianto), forensi (autopsie e relative
indagini di laboratorio a fine di indagine giudiziaria).
Si tratta di tematiche cui sono sottese importanti problematiche di
ordine etico, e che implicano una precisa serie di discipline
legislative, riguardo all'evento morte, discipline evolutesi nei diversi
ambiti del diritto, e volte a garantire la possibilità di svolgere, ed al
tempo stesso a delimitare e regolamentare, siffatte procedure, con
particolare attenzione alla tutela del cadavere in rapporto alle diverse
destinazioni a cui può essere avviato. Tale tutela si manifesta sotto
diversi aspetti, tra i quali la formulazione di una diagnosi certa e
tempestiva della realtà di morte (cardiaca o cerebrale), la protezione
dell'integrità del cadavere in rapporto ad atti di manomissione,
l'esecuzione delle procedure proprie dei diversi ambiti operativi secondo
protocolli comunque rispettosi dell'unità del corpo, la ricostruzione
documentata delle volontà espresse in vita dalla persona in ordine alla
donazione del proprio cadavere a scopo di ricerca scientifica, o dei
propri organi o tessuti a scopo di trapianto.

Riferimenti bibliografici essenziali:
Comitato nazionale per la Bioetica: i criteri di accertamento della morte,
24.6.2010.
De Fazio F: Medicina necroscopica. Masson, 1997.
Ariès P: Storia della morte in Occidente, Rizzoli, 1980.