Corso di Bioetica
ANNO ACCADEMICO 2011/2012
Il prossimo 9 maggio 2012 alle ore 16 presso il Centro Didattico della
Facoltà di Medicina e Chirurgia prosegue il corso
NUOVI ORIZZONTI DELLA BIOETICA Etica della prassi medica,
diretto dal chiar.mo prof. Giovanni Battista Cavazzuti dell'Università di
Modena e Reggio Emilia.
La sesta lezione sarà tenuta dal
prof. ALBERTO BARBIERI, Università di Modena e Reggio Emilia,
su
"Il rapporto medico, paziente, parente in Rianimazione-Terapia Intensiva".
La S. V. Ill.ma è invitata.
prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita
www.culturaevita.unimore.it
La Rianimazione-Terapia Intensiva è il luogo di cura dove vengono
ristabilite e mantenute le funzioni vitali cessate o compromesse: il
Rianimatore opera in un contesto dove la prognosi è mutevole e il malato
il più delle volte incosciente. Inevitabilmente il rapporto medico
paziente si intreccia con laspetto legale-deontologico per le questioni
inerenti al consenso e la relazione con i parenti. Tale condizione non
esime il clinico, qualora sia possibile, dallinformare lassistito e
conoscerne le volontà; diversamente potrà interagire con un tutore legale
o in mancanza, come stabilito dal Codice, farne le veci. Le leggi
autorizzano, di fronte allo stato di necessità, a mettere in pratica ogni
procedura al fine di salvare il paziente, permettendo dunque anche
lattività informativa verso terzi: superata la fase critica spesso si
prospetta un lungo periodo di degenza ed incoscienza. E questa la
finestra di tempo in cui il medico incontra maggior difficoltà dal punto
di vista etico e legale perché non conosce la situazione familiare ed
affettiva del malato, gli eventuali scopi dei parenti, ma soprattutto non
è al corrente della volontà del paziente. Secondo larticolo 414 del
codice civile a seguito di incapacità di intendere e di volere temporanea
o definitiva, si dovrebbe procedere con linterdizione e la nomina di un
tutore: nella pratica di tutti i giorni è più facile che sia il
rianimatore ad interpretare questo ruolo. La condotta eticamente più
appropriata rimane il dialogo con i parenti: esso costituisce una forma di
sollievo, permette allIntensivista di agire con un consenso esterno
avvicinandosi il più possibile alla volontà del ricoverato.
E importante non sottovalutare gli aspetti psicologici a cui sono
sottoposti i familiari: è quindi opportuno misurare le parole e se
possibile andare incontro alle loro richieste. La Rianimazione di Modena è
una struttura ad accesso regolato ossia con ununica finestra oraria di
visita per i parenti; è prevista la possibilità di intrattenere il malato
nel momento in cui riprenda coscienza con libri, riviste, e giornali.
Collabora con i Rianimatori un team di psicologi dedicati al paziente
cosciente o ai parenti ed il personale si prende cura del malato senza
trascurare il rapporto umano. In un contesto di terapie in continua
evoluzione sarebbe opportuno disporre in futuro di articoli e leggi che
disciplinino in materia di emergenza e semplifichino il rapporto medico
parenti.