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Storia della Medicina

 

ANNO ACCADEMICO 2012/2013

Il prossimo mercoledì 7 novembre 2012 alle ore 16
presso il Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia,
largo del Pozzo, 71 Modena
aula T 01

si terrà la quarta lezione del nono corso di

STORIA DELLA MEDICINA E ANTROPOLOGIA MEDICA

diretto dal chiar.mo prof. Ugo Fabio dell'Università di Modena e Reggio
Emilia.

Parlerà de ***La Scuola Medica Salernitana***

il prof. CARLO MONTINARO
Primario Pediatra dell'Ospedale Villa Malta di Sarno
Professore di Storia della Pediatria all'Università La Sapienza di Roma.

La S.V. Ill.ma è invitata

prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita

www.culturaevita.unimore.it


Secondo alcuni La Scuola è nata intorno al VI sec. d.C. presumibilmente
per il continuo passaggio di studiosi provenienti da più parti del
mediterraneo, alcuni pensano dalla scuola di Velia. Le fonti più
accreditate della sua esistenza si attestano tra il IX ed il X sec.
Certamente la scuola medica salernitana è avvolta da leggenda e da
testimonianze storiche.
la Leggenda di Roberto di Normandia e Sibilla da Conversano è quella che
ha più affascinato le generazioni ed è raffigurata in una miniatura sulla
copertina del Canone di Avicenna.
La Scuola Medica Salernitana, conosciuta anche come “Hippocratica civitas”
la città di Ippocrate, in quanto la terapia ippocratica era alla base
degli insegnamenti, fu il primo centro di cultura non controllato dalla
Chiesa, cosa veramente eccezionale per l'epoca. Si distingueva non solo
per la sua laicità, ma anche perché era aperta alle donne, che la
frequentavano sia come studentesse, le cosiddette "Damae Salernitanae",
che come insegnanti. A questo proposito si ricorda la figura di Trotula de
Ruggero con i suoi scritti più importanti: il De ornatu mulierum (Come
rendere belle le donne) e il De passionibus mulierum ante, in et post
partum (Le malattie delle donne prima, durante e dopo il parto).
In questa Scuola, si fusero le grandi correnti del pensiero medico antico,
la tradizione greco-latina e le conoscenze provenienti dalle culture arabe
ed ebraiche.
La scuola ha avuto in Salerno varie sedi per l’insegnamento ed il
conferimento delle lauree: il Castello Arechi, la chiesa di S. Pietro a
Corte, la chiesa di San Benedetto, il duomo, l’antico palazzo della
pretura, il Seminario arcivescovile.
Teatro e centro del sapere salernitano è stato il Giardino della Minerva,
dove a tutt’oggi si colgono elementi come spazio, stagioni, figure
geometriche che hanno rappresentato nel medioevo una testimonianza del
lavoro di Matteo Silvatico.
L’opera più letta e tradotta in molti stati europei è stata il Regimen
Sanitatis Salernitanum comunemente conosciuto anche come Flos Medicinae
Salerni (Il Fiore della Medicina di Salerno) o Lilium Medicinae (Il
Giglio della Medicina). La prima stampa, contenente 364 versi fu
pubblicata nel 1480 con i commenti di Arnaldo da Villanova e fu tradotta
in quasi tutte le lingue europee, arrivando a 40 edizioni prima del
1501.