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Corso di Bioetica

 ANNO ACCADEMICO 2012/2013

Il prossimo 22 maggio 2013, alle ore 16
presso il Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia -
Aula T 01

si terrà l'ottava e ultima lezione del corso

"NUOVI ORIZZONTI DELLA BIOETICA" XI
Etica della prassi medica
diretto dal prof. Giovanni Battista Cavazzuti
dell'Università di Modena e Reggio Emilia.

Parlerà su

***La Medicina "ecologica"***

il dott. LUCA VALERA
dell'Università Campus Biomedico di Roma.


La S. V. Ill.ma è invitata.


prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita

www.culturaevita.unimore.it


Per tentare una definizione di medicina ecologica occorre preventivamente
tracciare una breve rassegna storica del concetto e, in seguito, definire
cosa vogliamo intendere con i termini “medicina” ed “ecologica”.
Dalla rassegna storica del concetto emerge una tendenza di fondo nel
pensiero contemporaneo a negare un ruolo specifico dell’uomo all’interno
del mondo, relegando la specie umana a una delle tante presenti in natura,
anzi, identificandola spesso come il vero cancro del pianeta (qui si gioca
l’ambivalenza Medicina Ecologica/Medicina dell’Ambiente).
Una volta abbozzato lo status quaestionis, occorre tentare una
ridefinizione del concetto di medicina ecologica, che passa
necessariamente da una chiarificazione dei due termini: “medicina” ed
“ecologia”.
Non pensiamo che la medicina possa essere ridotta, come hanno ritenuto
diversi autori, a pura scienza né tantomeno a una semplice arte: si tratta
di una pratica (o un insieme di atti) che ha a che fare con un oggetto che
non è un oggetto, bensì un soggetto (e dei soggetti). Non si tratta
neanche di un atto “isolato”, ma di un insieme di atti che integrano
differenti conoscenze provenienti da differenti discipline. Definire la
medicina come prassi relazionale permette altresì di
considerare “ecologica” non tanto la medicina, quanto l’azione medica,
ponendosi così su un piano antropologico ed etico, piuttosto che sul piano
delle scienze biologiche o naturali.
In quanto pratica, così, possiamo anche valutarla come “ecologica”:
intendiamo qui ecologia come scienza dell’ordine, ossia come tentativo di
ristabilire e rispettare l’ordine (in senso aristotelico-tomista) proprio
di un realtà.
In questo senso sarà possibile definire la medicina ecologica come “atto
umano integrato che sostiene lo sviluppo naturale della vita umana”.
In contrasto con le tendenze ecologiste anti-umaniste contemporanee,
ossia, vogliamo ribadire il primato di un’antropologia che non neghi la
presenza a pieno diritto dell’Uomo nella natura, ma che, nel cercare di
inquadrare correttamente il suo rapporto con il mondo circostante, abbia
come riferimento la stretta connessione tra persona e natura.