Storia della Medicina
ANNO ACCADEMICO 2013/2014
Il prossimo mercoledì 13 novembre 2013 alle ore 16
presso il Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia,
largo del Pozzo, 71 Modena - aula T 01
si terrà la settima lezione del decimo corso di
STORIA DELLA MEDICINA E ANTROPOLOGIA MEDICA
diretto dal chiar.mo prof. Ugo Fabio dell'Università di Modena e
Reggio Emilia.
Parlerà de ***Il più grande Istituto Ortopedico: il Rizzoli***
il prof. FABIO CATANI
direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica
Azienda Universitario-Ospedaliera Policlinico di Modena.
La S.V. Ill.ma è invitata.
prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita
www.culturaevita.unimore.it
La storia dell’Istituto Ortopedico Rizzoli è ricca e famosa per aver
ispirato grandi maestri di medicina, di chirurgia e di organizzazione
ospedaliera. Ciò che unisce lo studio, la creatività e l’efficienza
terapeutica è riassunto in una frase di Bruce Gill citata dal Prof.
Campanacci: “Studiate i principi piuttosto che le tecniche. Una mente che
afferra i principi saprà ideare le proprie tecniche”.
“Meditare la vecchia letteratura dimostra che le nuove scoperte sono
consistite nel trovare un principio nuovo oppure nell’applicare
correttamente i principi della scienza”(M. Campanacci 1996).
Dal 1896 ad oggi l’Istituto Ortopedico Rizzoli ha avuto maestri che hanno
contribuito in modo significativo allo sviluppo della diagnosi, della
prevenzione, del trattamento e della rieducazione delle patologie
dell’apparato locomotore.
Francesco Rizzoli, Alessandro Codivilla, Vittorio Putti, Francesco
Delitala, Raffaele Zanoli, Oscar Scaglietti, Mario Paltrinieri, Mario
Campanacci e Piergiorgio Marchetti sono stati i maestri che hanno permesso
di sviluppare ed accreditare con evidenze cliniche la diagnosi ed il
trattamento delle patologie congenite, rare, traumatiche, degenerative ed
oncologiche dell’apparato locomotore. Hanno permesso di sviluppare la
Scuola di Disegno Anatomico, di fondare la rivista di chirurgia Organi del
Movimento, di fondare società ortopediche regionali, nazionali e
internazionali: questo per sottolineare quanto sia importante nello
sviluppo della medicina il confronto scientifico e culturale.Occorre
mettere in evidenza il riconoscimento dal 1981 dell’Istituto a IRCCS per
lo sviluppo di laboratori di ricerca di eccellenza per affermare
l’importanza dei principi biologici (oncologici) e biomeccanici
all’origine delle nuove scoperte ortopediche.
Riflettere sul passato non sia in un ricordo retorico ma sia
un’appassionata e feconda riflessione sulle metodologie scientifiche,
sulla passione al malato e sull’incessante volontà d’insegnare e
confrontarsi con i colleghi vicini e lontani.