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Storia della Medicina

 ANNO ACCADEMICO 2013/2014

        Il prossimo mercoledì 20 novembre 2013 alle ore 16
presso il Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia,
largo del Pozzo, 71 Modena - aula T 01

si terrà l'ottava lezione  del decimo corso di

STORIA DELLA MEDICINA E ANTROPOLOGIA MEDICA
diretto dal chiar.mo prof. Ugo Fabio dell'Università di Modena e
Reggio Emilia.

Parlerà de

***“Il Ferro: dall’astrobiologia all’emocromatosi, passando per
l’evoluzione dell’uomo“***

il prof. ANTONELLO  PIETRANGELO
Responsabile della Struttura Complessa di Medicina Interna
Azienda Universitario-Ospedaliera Policlinico di Modena.

La S.V. Ill.ma è invitata.

prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita
www.culturaevita.unimore.it


Il ferro è un elemento essenziale per la vita di ogni organismo, dai
funghi ai batteri, all’uomo. La capacità di esistere in forma “ossidata” e
“ridotta” di poter cioè trasferire elettroni ed accettarli lo rende il
catalizzatore ideale per reazioni biologiche fondamentali per la vita.
Queste stesse proprietà fecero sì che il ferro, uno dei metalli più
abbondanti nella crosta terrestre, permettesse la comparsa delle prime
forme di vita sulla terra. La necessità di acquisire ferro dall’ambiente
esterno ha poi rappresentato una priorità assoluta per l’uomo e ne ha
caratterizzato l’evoluzione. Lo sviluppo di trasportatori, importatori ed
esportatori del ferro ha permesso all’uomo di adattarsi a mutamenti
ambientali e nutrizionali e di resistere alla pressione selettiva creatasi
in particolare nel passaggio tra Paleolitico e Neolitico. E’ proprio in
tale periodo che l’insorgenza di mutazioni in geni che favorivano
l’assorbimento del ferro ha permesso il diffondersi di malattie quali
l’emocromatosi ereditaria, caratterizzata dall’accumulo eccessivo di ferro
e di conseguente danno d’organo. D’altro canto, ed in senso opposto, la
necessità di mantenere livelli di ferro sufficienti alle funzioni vitali,
ha sempre esposto l’uomo al rischio della carenza di ferro e dell’anemia
ad essa associata, una patologia che da sempre e tutt’oggi ha un profondo
impatto clinico ed epidemiologico. La recente scoperta dell’ormone che
regola il metabolismo del ferro, l’epcidina, ha aperto nuove frontiere per
comprendere le basi di molte malattie umane associate alla carenza o
all’eccesso di ferro e sviluppare nuovi approcci terapeutici.