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Corso di Scienze

ANNO ACCADEMICO 2014/2015


            Il prossimo giovedì 30 aprile alle ore 16
         Aula 1 (I piano) – ex Dipartimento di Biologia -
                  Via Campi 213/D, Modena

           avrà luogo la quinta lezione del corso di SCIENZE
                “GLI INSETTI: UN MONDO DI DOMINATORI”
diretto dalla prof. Anna Maria Pagliai,Università di Modena e Reggio E.

                Parlerà di:

*** Lo stato attuale del rischio sanitario legato al ruolo vettore delle
zanzare in Italia***


                       il dott. ROMEO BELLINI
      del Centro Agricoltuta Ambiente "G. Nicoli" di Crevalcore


La S.V. Ill.ma è invitata.

prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita
www.culturaevita.unimore.it


Negli ultimi anni il rischio di trasmissione di patogeni che sfruttano le
zanzare per la loro diffusione si è palesato con nuova evidenza in Europa,
incluso nel nostro Paese.
Dopo l’epidemia di Chikungunya del 2007 in Romagna, che sorprese molti ed
ha rappresentato una sorta di spartiacque storico tra due periodi
divergenti, si sono succedute osservazioni nel senso dell’aumentato
rischio sanitario. Si sta registrando un incremento dei casi importati sia
di Dengue che di Chikungunya, due arbovirus in grado di provocare serie
patologie nell’uomo, entrambi trasmessi da Aedes albopictus, ormai
fortemente .
Il virus West Nile, trasmesso principalmente dalla zanzara comune, Culex
pipiens, ha recentemente provocato epidemie importanti in diversi Paesi e
mostra di trovare favorevoli condizioni ecologiche per una presenza
stabile in pianura padana.
A livello nazionale e regionale si stanno approntando sistemi di
sorveglianza entomologica e dell’avifauna con l’obiettivo di evidenziare
precocemente il rischio sanitario e stimarne l’entità in un’ottica di
prevenzione. L’ecologia dei sistemi patogeno-vettore-ospite sta quindi
entrando a dare un valido contributo nella gestione dei problemi di sanità
pubblica con importanti ricadute in termini di comprensione e attenzione
al posto dell’uomo nel contesto ambientale.
Le informazioni ottenute dalla sorveglianza ambientale (al di fuori delle
cliniche e dei laboratori ospedalieri) ci permettono di capire in anticipo
cosa sta succedendo in natura e di valutare il rischio di trasmissione dei
patogeni, ottimizzare il ricorso alle misure preventive sulle donazioni
(sangue, organi e tessuti) ed eventualmente adottare misure di lotta
mirate al vettore.
La Regione Emilia-Romagna ha attivato fin dal 2008 un piano regionale di
sorveglianza e controllo delle arbovirosi: Chikungunya, Dengue, West Nile.
Il piano si avvale di un sistema che, attraverso un approccio
pluridisciplinare e l’integrazione delle sorveglianze sanitaria,
entomologica e veterinaria, consente di adottare misure efficaci di
controllo e riduzione del rischio di trasmissione degli arbovirus.