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Storia della Medicina

Anno Accademico 2015/2016

                Mercoledì 4 novembre 2015 alle ore 16
presso l'Aula T01 del Centro Didattico di Ateneo,via del Pozzo 71, Modena

si terrà la quinta lezione del dodicesimo Corso di Storia della Medicina
e Antropologia Medica, diretto dal prof. Ugo Fabio dell'Università di
Modena e Reggio Emilia.

Tratterà il tema:

          "La Medicina di laboratorio: le prospettive del futuro prossimo"


                      il Dott. TOMMASO  TRENTI
Direttore delle Struttura Complessa di Patologia Clinica Tossicologia e
Diagnostica Avanzata presso il Nuovo Ospedale Sant’Agostino Estense e
Direttore del Dipartimento Interaziendale Integrato di Medicina di
Laboratorio dell’Azienda Ausl e Azienda Universitario Ospedaliera di
Modena.


La S. V. Ill.ma è invitata.




prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita

www.culturaevita.unimore.it


E’ noto come oltre il 70% delle decisioni mediche attualmente si basino
sulla diagnostica e gli accertamenti di laboratorio in tale contesto la
Medicina di Laboratorio deve fare fronte a varie sfide sia di efficienza
produttiva (molti esami di varia tipologia prodotti rapidamente su un
numero sempre maggiore di pazienti con una costante riduzione delle
risorse) sia di richiesta di introduzione di nuove tecnologie  per nuovi
biomarcatori sempre più utili a approfondire le caratteristiche del
singolo individuo (Medicina Personalizzata). Non da ultimo vi è ora
l’impatto di strumenti semplici e performanti in grado di eseguire esami
decentrati in prossimità del paziente Point of care Testing.
Per meglio illustrare il trend di sviluppo della Medicina di Laboratorio
si partirà dall’attuale organizzazione dei Laboratori presenti a Modena
per discutere di grande automazione Laboratorio Core Lab, laboratori
specialistici per lo sviluppo delle omics o diagnostica in Medicina
personalizzata e controllo delle attività in PoCT.
La Struttura di Patologia Clinica-Core Lab, quale struttura complessa, si
caratterizza per l'attività di laboratorio orientata a conseguire una
elevata efficienza di produzione mantenendo o promuovendo elevati standard
qualitativi e professionali. In tale area sono presenti le principali
catene di automazione relative alla diagnostica di chimica clinica ed
immunometria, coagulazione ed ematologia, così è possibile eseguire
rapidamente, anche in urgenza, un numero elevato di accertamenti
analitici, oltre 40.000 esami al giorno nella nostra realtà su un ampio
pannello di accertamenti rispondendo oltre il 90% delle richieste dei
medici. Il Core Lab, quando necessario, mantiene al proprio interno, le
attività a completamento dell'indagine diagnostica anche quando siano
off-line e richiedano particolari tecnologie. Il Core Lab si completa con
la presenza di un'area di accettazione, e con stanze fredde e
refrigeratori per la conservazione di materiali e campioni biologici a
permettere il riesame o nuovi accertamenti su campioni nei giorni
successivi. Le biotecnologie  e l’informatica hanno  permesso di
consolidare su strumenti con sempre maggiore potenza analitica un
crescente numero di analiti, la connessione fisica con sistemi di
automazione fra i vari strumenti presenti ha permesso di realizzare quello
che è attualmente definito il laboratorio i automazione totale o TLA
(Total laboratori Automation)
Un test al point-of-care (POCT) è definito come un'analisi medica svolta
in prossimità del sito di cura ed assistenza del paziente da personale non
professionista di laboratorio, nondimeno, in modo ottimale, il laboratorio
dovrebbe, almeno nell’ambito dei sistemi sanitari governare la qualità
analitica degli esami prodotti a produrre la corretta informazione e
evitare possibili danni da errori diagnostici. Il concetto trainante del
POCT è quello di eseguire il test nel modo più comodo e immediato per il
paziente. Ciò aumenta la probabilità che il paziente, il medico, ed il
team assistenziale riceva i risultati più rapidamente quando questi sono
efficaci. Ciò comporta che le decisioni diagnostiche e terapeutiche e le
ulteriori analisi da effettuare siano eseguite con in tempi ottimali. I
test POCT sono spesso realizzati attraverso l'utilizzo di strumenti
trasportabili, portatili e palmari (ad esempio, il glucometro nel sangue)
e kit test (ad esempio, PCR, HbA1c, omocisteina, test HIV salivare ed
altri). Quando un dispositivo palmare non è disponibile si può ricorrere
ad analizzatori da banco di piccole dimensioni od anche ad attrezzature
fisse. L'obiettivo resta quello di raccogliere il campione ed ottenere i
risultati in un periodo di tempo molto breve e nella immediatezza della
zona od ambulatorio ove si trova il paziente. In questo modo il piano di
trattamento e le prime cure possono essere erogate con rapidità e le
dovute correzioni basate sui dati di laboratorio, prima che il paziente
sia trasferito verso un reparto specialistico od altro ospedale più
idoneo.
Per Medicina Personalizzata si intende  un approccio globale e prospettico
alla prevenzione, diagnosi, cura e monitoraggio, costruito sulle
caratteristiche genetiche del singolo individuo. Questo nuovo paradigma di
salute è tuttavia ancora più un concetto che una realtà, ma il crescente
uso dei dati genomici pone grandi problemi non solo clinici ma sociali e
civili, in termini di governance complessiva del problema. Il principio
che una buona terapia si basa una buona diagnostica determina un ampio
campo di azione per la Medicina di Laboratorio nella Medicina
Personalizzata, non solo in rapporto alle innovazioni diagnostiche indotte
dalle “omics”, ma anche nella riscoperta della tradizionale qualità ed
accuratezza analitica e del valore dello studio della variabilità
biologica. Sia dalla ricerca “omics” che dalla ricerca più tradizionale
vengono prodotti biomarcatori a fini diagnostici, prognostici, di
screening, di monitoraggio e come endpoint surrogati. La medicina
traslazionale ha il compito di tradurre rapidamente ed efficacemente le
scoperte scientifiche nella pratica clinica, attraverso un tragitto di
qualificazione, verifica e validazione dei biomarcatori ed un rapporto
bidirezionale con scienziati, produttori, clinici ed epidemiologi. La
roadmap della ricerca traslazionale può opportunamente incontrarsi con il
percorso a tappe della teoria dell’innovazione. Grandi sono le prospettive
della Medicina di Laboratorio in questo campo, ma altrettanto grande
l’impegno in maggiori conoscenze e competenze, non esclusivamente
confinate all’ambito puramente analitico.