Corso di Scienze
a.a. 2015/2016
Corso di Scienze
"PECULIARITA' DEL TERRITORIO MODENESE"
Giovedì 28 aprile, alle ore 16, presso l'aula 1 della Biblioteca
Scientifica Interdipartimentale via Campi 213/c, Modena
si terrà la quarta lezione del Corso.
Parlerà su:
"L Osservatorio Geofisico di Modena: aspetti storici e funzionali"
LUCA LOMBROSO
Meteorologo
Curatore dell'Osservatorio Geofisico
del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, Università di Modena e
Reggio Emilia
La S.V. Ill.ma è invitata.
Prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita
www.culturaevita.unimore.it
L Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari fu
istituito, allora come Osservatorio Astronomico, il 14 gennaio 1826 con
decreto chirografo del Duca Francesco IV dEste concedendo allUniversità
i locali del torrione di levante di Palazzo Ducale.
La storia dellosservatorio astronomico si inserisce nel quadro della
crescita di interesse per la meteorologia e dellastronomia scientifica in
Italia e a Modena, ed in particolare si lega con la figura di Giovanni
Battista Amici come è testimoniato dallo scambio di corrispondenza nel 17
giugno 1817 con il primo Direttore Giuseppe Bianchi, fra cui la seguente
frase: E questa torre astronomica quando si innalzerà? Io spero presto.
In questanno veramente è stato un peccato non gettare le basi
dellastronomia in un nuovo osservatorio, poiché la stagione è stata
costantemente tanto bella che si potevan fare le osservazioni di 40 anni.
Altra testimonianza che sarà presentata e illustrata sono gli strumenti
scientifici conservati tuttoggi nel Museo dellOsservatorio, fra cui lo
strumento dei passaggi, un pezzo unico, restaurato e installato nei locali
e nella posizione di origine, due telescopi newtoniani, una camera lucida
e altri strumenti meteorologici, meno noti ma non meno importanti
storicamente e scientificamente, come levaporigrafo e il pluviometro di
Ragona, costruiti e ideati a Modena.
Oggi a Modena non osservano più le stelle, ma le osservazioni astronomiche
costituirono la base per linizio di quelle meteoclimatiche che a suo
tempo erano eseguite accanto ai rilievi astronomici. Attualmente queste
osservazioni costituiscono lattività più importante dellattuale
Osservatorio Geofisico.
Infine, in attesa di una auspicata riapertura dei locali dellosservatorio
di Piazza Roma attualmente ancora inagibile al pubblico, nel corso del
seminario organizzato da Cultura e vita verrà illustrato lo stato
dellarte e lesposizione provvisoria, accompagnando i partecipanti in una
visita virtuale con foto e filmati degli interni e dello spettacolare
panorama ammirabile dal terrazzo sommitale.
Maggiori informazioni sullOsservatorio Geofisico:
www.dief.unimore.it
http://meteo.unimore.it/meteo/
http://www.pomui.unimore.it/ site/home/progetto-2015/ sistemi-museali-centri- museali-e-musei/ articolo460027106.html
Corso di Scienze
"PECULIARITA' DEL TERRITORIO MODENESE"
Giovedì 28 aprile, alle ore 16, presso l'aula 1 della Biblioteca
Scientifica Interdipartimentale via Campi 213/c, Modena
si terrà la quarta lezione del Corso.
Parlerà su:
"L Osservatorio Geofisico di Modena: aspetti storici e funzionali"
LUCA LOMBROSO
Meteorologo
Curatore dell'Osservatorio Geofisico
del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, Università di Modena e
Reggio Emilia
La S.V. Ill.ma è invitata.
Prof. Maria Teresa Camurri
Presidente Cultura e Vita
www.culturaevita.unimore.it
L Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari fu
istituito, allora come Osservatorio Astronomico, il 14 gennaio 1826 con
decreto chirografo del Duca Francesco IV dEste concedendo allUniversità
i locali del torrione di levante di Palazzo Ducale.
La storia dellosservatorio astronomico si inserisce nel quadro della
crescita di interesse per la meteorologia e dellastronomia scientifica in
Italia e a Modena, ed in particolare si lega con la figura di Giovanni
Battista Amici come è testimoniato dallo scambio di corrispondenza nel 17
giugno 1817 con il primo Direttore Giuseppe Bianchi, fra cui la seguente
frase: E questa torre astronomica quando si innalzerà? Io spero presto.
In questanno veramente è stato un peccato non gettare le basi
dellastronomia in un nuovo osservatorio, poiché la stagione è stata
costantemente tanto bella che si potevan fare le osservazioni di 40 anni.
Altra testimonianza che sarà presentata e illustrata sono gli strumenti
scientifici conservati tuttoggi nel Museo dellOsservatorio, fra cui lo
strumento dei passaggi, un pezzo unico, restaurato e installato nei locali
e nella posizione di origine, due telescopi newtoniani, una camera lucida
e altri strumenti meteorologici, meno noti ma non meno importanti
storicamente e scientificamente, come levaporigrafo e il pluviometro di
Ragona, costruiti e ideati a Modena.
Oggi a Modena non osservano più le stelle, ma le osservazioni astronomiche
costituirono la base per linizio di quelle meteoclimatiche che a suo
tempo erano eseguite accanto ai rilievi astronomici. Attualmente queste
osservazioni costituiscono lattività più importante dellattuale
Osservatorio Geofisico.
Infine, in attesa di una auspicata riapertura dei locali dellosservatorio
di Piazza Roma attualmente ancora inagibile al pubblico, nel corso del
seminario organizzato da Cultura e vita verrà illustrato lo stato
dellarte e lesposizione provvisoria, accompagnando i partecipanti in una
visita virtuale con foto e filmati degli interni e dello spettacolare
panorama ammirabile dal terrazzo sommitale.
Maggiori informazioni sullOsservatorio Geofisico:
www.dief.unimore.it
http://meteo.unimore.it/meteo/
http://www.pomui.unimore.it/