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Corso di Bioetica

a.a. 2016/2017

 Corso “NUOVI ORIZZONTI DELLA BIOETICA” XV
  Dignità del malato Dignità del medico
        Direttore Giovanni Battista Cavazzuti, Professore di Pediatria
 Università di Modena e Reggio Emilia

        Mercoledì 17 maggio alle ore 16

presso l' Aula T 01 del Centro Servizi di Ateneo, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Policlinico di Modena

si terrà la quinta lezione del Corso.

         Tratterà il tema:                       
                                        

Il rifiuto consapevole delle cure

    il prof. ENRICO SILINGARDI
Direttore della Struttura Complessa di Medicina Legale 
dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena 
La S.V. Ill.ma è invitata

prof. Maria Teresa Camurri
Presidente di Cultura e Vita

www.culturaevita.unimore.it

Il tema del rifiuto opposto alle proposte assistenziali include ai giorni nostri una pluralità di situazioni diverse, ognuna delle quali configura una prospettiva complessa, che integra specifici profili giuridici ed etici, e risvolti pratici e operativi.

Da un punto di vista generale occorre riconoscere che, una volta superato e definitivamente archiviato il modello paternalistico, il progressivo consolidarsi di un diverso tipo di rapporto, che pone al centro l’affermazione dei diritti del malato e la conseguente necessità di una loro sistematica tutela nella pratica clinica quotidiana, rende inevitabile l’emergere di nuovi orizzonti dialettici nei quali talora può trovare spazio una certa difficoltà, per chi presta assistenza, ad ottenere l’accettazione delle proposte assistenziali.

L’ordinamento giuridico, rispecchiato nei Codici etici delle professioni sanitarie, riconosce il rifiuto delle cure, purché pienamente consapevole, come un diritto del paziente.

Le elaborazioni proprie dell’etica delle professioni sanitarie, in questi casi, pongono per chi presta assistenza, la necessità di approfondire le ragioni del rifiuto, siano esse di matrice ideologica, o fondate su considerazioni valoriali, o semplicemente legate ad influssi emozionali, ed implicano altresì l’esigenza di porre, quando necessario, appropriate valutazioni in ordine alle effettive capacità psichiche del paziente.